Mete



Le tue parole non arrivano lontano, si fermano lungo una strada e danzano in cerchio.

I tuoi occhi affannati vogliono dire che non c'è nulla, nulla per cui respirare.

Le immagini fisse sulla schermo, che fai scorrere con un dito, mi stanno accanto, ombre di te.

Sola, isolata mentre ti guardo, ci sono ma lì non esisto. 

Esito un po'.

Mentre cerco definizioni che possano avvicinarci, in quella stanza che è il tuo microcosmo mi perdo. 

A stento faccio discorsi asimmetrici, non perché mi piace, ma cerco di darmi importanza.